Un corpo che cambia, poco controllo sui propri impulsi ed emozioni, la ricerca del consenso dei coetanei e della propria identità, le prime cotte e le prime domande sulla sessualità…
Tutto ciò accade durante l’adolescenza, la fase dell’esplorazione, dove tutto è nuovo e sconosciuto per gli adolescenti: la loro mente, il loro corpo e anche la loro identità sessuale, che, ricordiamo, potrebbe risultare più fluida rispetto a quella tradizionalista della coppia “maschio-femmina”.
Gli adolescenti, in questo periodo, si trovano a dover lottare contro tutto ciò che gli è stato insegnato fino a quel momento perché la loro missione è radere al suolo le credenze passategli dai genitori e dalla società per potersi costruire da 0 una loro visione della vita.
Al fine di raggiungere questo obiettivo è fondamentale, per i ragazzi, la frequentazione con altri coetanei in modo da poter sperimentare sia l’amicizia che i primi innamoramenti e le prime esperienze sessuali.
Ecco perché i figli non sono mai a casa e, quando ci sono, li vediamo desiderosi di scappare via come se a casa stessero malissimo e fossero allergici a noi. Non è vero?
L’adolescenza: una fase complicata
Sia per i ragazzi che per i genitori, questo momento di scoperta può essere un periodo burrascoso.
Da una parte i ragazzi sono curiosi e necessitano di comprendere come gli altri li percepiscano, ora che il loro corpo non è più quello di una volta. Dall’altra parte i genitori sono molto preoccupati perché vedono i figli allontanarsi dalla strada sicura che loro hanno tracciato e avventurarsi in nuovi percorsi che potrebbero nascondere insidie e pericoli.
C’è una frase molto famosa che dice “Una nave in porto è al sicuro, ma non è per questo che le navi sono state costruite”.
I figli sono le nostre navi, noi le abbiamo “costruite” ma la loro funzione non è restare attraccati al porto, bensì avventurarsi negli oceani. L’unica cosa che un genitore può fare è costruire una nave che sia solida, che non affondi alla prima tempesta e che sia preparata ad affrontare ogni condizione del mare.
Vediamo insieme come gli adolescenti vivono la scoperta della sessualità e come un genitore può guidarli in questa fase senza mai invadere la loro privacy e insegnando loro a “non commettere sciocchezze”.
Come vivono la scoperta della sessualità gli adolescenti?
Il corpo degli adolescenti cambia, e con esso la percezione di sé nel mondo.
Il corpo degli adolescenti cambia, e con esso la percezione di sé nel mondo. Per le ragazze, essere ritenute attraenti da altri coetanei è fondamentale, specialmente perché subiscono una maggiore pressione sociale sull’incarnare ideali di bellezza spesso impossibili da raggiungere. Sentirsi “abbastanza” per la società e temere di non poter essere amate se non ci si sente tali è un aspetto cruciale di questa fase.
Per i ragazzi, questa fase può risultare più positiva grazie alla scoperta del proprio corpo attraverso la masturbazione, che diventa quasi un’affermazione della propria virilità e della possibilità, seppur inconscia, di riprodursi. Questo momento viene anche visto come un momento di piacere, da vivere da soli o con un partner. Tuttavia, le ansie che i ragazzi possono sperimentare riguardano le loro prestazioni sessuali. Anche loro affrontano una grande pressione sociale sull’essere all’altezza di un rapporto sessuale, e se l’ansia prende il sopravvento, può portare a eventi come disfunzione erettile o eiaculazione precoce, causando grande disagio.
Anche in questo caso entra in gioco il genitore. Vediamo come.
Qual è il ruolo del genitore durante la fase di scoperta della sessualità dei figli?
Tuttavia ci sono azioni e buone pratiche comportamentali che ogni genitore può adottare durante la varie fasi di crescita dei figli.
Vediamo insieme cosa un genitore può fare nello specifico durante la fase di scoperta della sessualità dei figli. Dopo vi suggerirò anche un esercizio molto facile da fare ma che spesso non viene messo in pratica dai genitori.
Non giudicate mai e non prendete in giro
Questo consiglio è sempre valido, ma in questo periodo lo è ancora di più. I figli potrebbero essere più o meno propensi a scherzare. Alcuni potrebbero provare un imbarazzo fortissimo a sentire la voce che cambia o a vedere il seno che cresce o la peluria che manca o che eccede. Evitate di giudicare anche gli altri ragazzi e scoraggiate ogni forma di giudizio dentro casa, come battute, osservazioni poco carine. Scherzate solo se vi accorgete che per i vostri figli l’ironia potrebbe essere d’aiuto a sdrammatizzare.
Comunicate con i figli e trasmettete tranquillità
Non abbiate paura o imbarazzo a raccontare di voi ai figli. Alcuni aneddoti potrebbero essere a loro molto d’aiuto nel sentirsi “normali” e nel capire che voi potete comprenderli perché ci siete passati. Non fate una tragedia se una figlia vi chiede di comprarsi il primo intimo più sexy, se inizia a depilarsi, se chiede di comprare tamponi interni o se scoprite che un figlio si porti in camera la propria fidanzata. La sessualità non è una colpa ma una scoperta naturale e fondamentale affinché, da adulti, possano compiere il miracolo della vita, ossia: la riproduzione.
Date il vostro “lasciapassare” e, allo stesso tempo, mettete delle regole
Abbiamo visto che proibire le cose agli adolescenti equivale ad incitarli a farle. Quindi una buona strategia è lasciargli fare quelle cose informandoli su quali siano le conseguenze delle proprie azioni.
Fategli vedere che voi li capite e che siete dalla loro parte. Ad esempio, invece di dire “Non puoi portarti una ragazza in camera!” oppure “Sei piccola per portare questo perizoma!” potreste dirgli “So che a questa età è bello sentirsi più attraenti, avere i primi fidanzati e provare l’innamoramento, vorrei però che prima parlassimo un po’ riguardo alcune cose.”
Parlare con i vostri figli vi permetterà anche di capire se sono già parecchio informati o se non ne sanno niente. Potrete scoprire se si comportano come incoscienti o se, invece, hanno un approccio più maturo
Non invadete la loro privacy, salvo che non vi invitino loro stessi a farlo
Dopo aver parlato con i figli e avergli dato degli strumenti, bisogna però lasciarli liberi di navigare. Se nostra figlia esce con il ragazzo, non possiamo assillarla sulla porta di casa dicendole di portarsi dietro le protezioni. Se nostro figlio è in camera con la ragazza, non possiamo andare lì e bussare alla porta ogni due secondi.
Ricordate che il nostro scopo non è evitare che la scoperta della sessualità avvenga, il nostro scopo è evitare che questa scoperta porti loro a conseguenze che non siamo in grado di affrontare.
Bisogna far capire ai figli che è bello e piacevole fare queste esperienze, che è naturalissimo provare degli istinti e che questo non li rende “cattivi” o “poco seri”. Il problema non è farlo, ma come farlo. In questo modo i ragazzi NON si sentiranno in colpa, si apriranno con voi se ne avranno bisogno e così voi avrete la possibilità di guidarli con “un piede fuori e un piede dentro”.
L’esercizio che ogni genitore può fare per capire come comportarsi con i figli
In questo caso, provate a ricordare della vostra adolescenza:
- Come vi sentivate quando avete scoperto i primi cambiamenti del corpo?
- Che sensazioni provavate? Di curiosità o di imbarazzo?
- Volevate nascondere i cambiamenti oppure metterli in mostra?
- Che cosa sentivate alla vista della persona che vi piaceva? Quanto ossessionati eravate con questa persona?
- Le prime esperienze di scoperta dell’altro sesso vi facevano paura?
- Sentivate di dover fare le stesse scoperte dei vostri compagni per non restare indietro oppure no?
- Cosa avreste voluto avere dai vostri genitori? Più dialogo? Meno giudizio? Più apertura? Meno apertura?
Prendetevi un po’ di tempo per riflettere.
In più, vi consiglio di mettere i vostri pensieri nero su bianco. Cercate di allargare lo sguardo e capire in che epoca eravate voi e in che epoca si trovano i vostri figli, per evitare di proporgli o imporgli cose che non siano “realizzabili” nella società di oggi.
Spero che questo articolo vi abbia dato più consapevolezza su ciò che è meglio fare per guidare i figli durante la fase di esplorazione sessuale.
I Coach Younite sono sempre a disposizione per sessioni individuali, se sentite di aver bisogno di un supporto perché non sapete come gestire i vostri adolescenti e come supportarli.
Clicca qui per saperne di più!
Se questo articolo ti è piaciuto, e se ci sono altri argomenti di cui ti piacerebbe parlare, scrivici la tua richiesta e noi cercheremo di accontentarti.