La figura del padre è sempre più in evoluzione e ha un’importanza sempre più ampia nella crescita e formazione soprattutto nel periodo adolescenziale.
Il papà è fondamentale all’apertura del mondo, è importante che sia maggiormente presente e attivo in questa fase delicata e impegnativa perché “Un padre deve far vedere al proprio figlio come funziona il mondo”.
Roberto Re sarà l’ospite d’onore al corso Papà e Figli in azione, il primo seminario in Italia dedicato alla crescita, formazione e divertimento facendo interagire i papà con i propri figli e/o figlie, che si terrà a Modena, nel weekend tra sabato 21 e domenica 22 ottobre 2017.
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NAN COOSEMANS: Avevi aspettative diverse nei confronti di tuo figlio prima rispetto ad ora che è un adolescente?
ROBERTO RE: Mi sono sempre impegnato a non avere aspettative nei suoi confronti.
Come padre ho avuto due vantaggi:
Prima di tutto, ho incontrato tanta gente la cui vita era stata influenzata dai propri genitori, e se si tratta di genitori “di successo” può rivelarsi rischioso: se mio padre è un uomo di successo potrei non sentirmi alla sua altezza, in qualche modo creo una vita speculare alla sua, e io non ho mai voluto questo per mio figlio. Il lavoro che faccio, che riguarda la comunicazione mi ha aiutato tantissimo.
MODENA
Papà e Figli in Azione
MAGGIORI INFO
In seconda battuta, e questo può sembrare un paradosso, mio padre è venuto a mancare quando avevo sei anni, e non è una cosa buona, ma la cosa buona, è che non ho avuto un modello di padre da “copiare”. Voglio dire che quando vieni cresciuto da dei genitori, tenderai a replicare i loro comportamenti, sono nel tuo DNA, chiunque di noi si è ritrovato a dire ai propri figli quello che sentiva dai propri genitori, a volte ad esempio io mi rivedo in mia madre. Quindi il lato positivo della mancanza di una figura paterna per me è che nell’essere il padre di Richy io mi sono sempre chiesto: “se avessi avuto un padre, come avrei voluto che fosse?”.
E quindi ho avuto la possibilità di crearmi inconsciamente una figura paterna seguendo i miei ideali, e questo mi ha aiutato a comportarmi nella maniera più giusta, che non sempre era quella che mi era stata insegnata che magari a volte non era la più giusta oppure era giusta per altri tempi ma non per il mondo in cui viviamo.
E questo credo che, nella sfortuna dell’evento, sia stato un vantaggio enorme che mi sono ritrovato.
E quali aspettative hai tu nei confronti di tuo figlio o di tua figlia ? Hai voglia di raccontarcelo?
Altri trainer dell’evento Kerwin Bradshaw, vive in Olanda, padre, formatore e terapeuta e che lavorerà soprattutto con i papà con Nan Coosemans, (facebook.com/teencoachyounite) madre, CEO Younite, Family Coach & Teen Trainer, Family Therapist, certificata per adolescenti e specializzata nella gestione delle emozioni.
Oltre allo STAFF di Younite Teenagers che lavorerà con i ragazzi (dagli 11 ai 18 anni)
Se volete più informazioni in questo LINK troverete le risposte a molte vostre domande sullo sviluppo dell’evento.
“Sappiamo essere una risorsa anche per i genitori,
perché conosciamo entrambe le difficoltà
ovvero quello dell’essere adolescenti e quello dell’essere genitori”
Team di Younite Family