“Forse fai troppo per tuo figlio” … suona strano ma è una frase molto usata negli ultimi tempi.
I nostri genitori non avevano tempo o bisogno di negoziare tanti anni fa, non potevano essere lì a risolvere ogni problema dei figli o a giocare con loro in ogni momento, ma il loro principale scopo era quello di tenere la famiglia insieme e di “portare il pane a casa. Le famiglie erano più numerose e i figli avevano più responsabilità.
Le vite di genitori e figli si svolgevano su due mondi paralleli, il mondo degli adulti e quello dei ragazzi. I genitori avevano loro vita con amici e parenti mentre i figli trascorrevano il tempo con i compagni della loro stessa età.
I genitori erano una presenti nella vita dei loro figli ma si trattava di una presenza “dietro le quinte”.
C’è una grande differenza tra quei tempi ed oggi.
I genitori moderni sono molto impegnati, lavorano spesso lontano da casa e quando riescono a trascorrere del tempo con i propri figli lo fanno sempre “pieni di sensi di colpa”.
Questi sensi di colpa sono il motivo per cui iniziano a “fare troppo” per i propri figli, a dargli troppe attenzioni o a permettergli di fare tutto.
Il rischio, infatti, è quello di finire con l’essere molto coinvolti con i figli, e di pensare che questo coinvolgimento significhi essere un bravo genitore.
Purtroppo ci si dimentica che, così facendo, i figli cosi non imparano ad essere responsabili per il loro comportamento e non si abituano ad apprendere dalle “cadute” perché ci sono i genitori che li proteggono e che evitano loro le possibili cadute, facendoli crescere con una protezione che non è più costruttiva per il loro sviluppo e per la loro crescita.
Come puoi riconoscere se fai “troppo” per i tuoi figli?
Ci sono una serie di circostanze che, come campanelli d’allarme, ti avvertono del fatto che forse stai facendo troppo per i tuoi figli.
Ad esempio:
– quando tuo figlio rifiuta di fare le cose, anche quelle più semplici in casa;
– se fai tutto in casa anche se lui/lei è in grado di fare le cose da solo;
– se non fa i compiti senza la tua presenza;
– se senti più dolore o ansia tu per una “sua” situazione o per un suo problema;
– se sei tu a risolvere tutto per lui;
– se lui/lei ti tratta senza rispetto;
– se non hai più tempo per te e ti senti esausta/o perché pensi solo a lui/lei.
Il risultato di questo modo di fare il genitore si inizia a vedere già intorno ai 13 anni…
Se in quella fase i figli rispondono male, non aiutano in casa, non riescono a risolvere i problemi da soli, hanno paura del confronto con gli altri ragazzi, diventano pigri e non sanno come comunicare in modo costruttivo con gli altri… allora vuol dire che stai facendo troppo per loro!
Come diciamo sempre durante i corsi per genitori di Younite, fino a circa 8 anni un genitore è un insegnante (insegna le cose), fino a 12 anni è un amministratore, porta i figli ovunque e organizza le cose, dopo il 12 anni il ruolo del genitore deve cambiare in coach, ossia una persona che guida a distanza.
Questo cambiamento non è facile per un genitore e neanche per un ragazzo, ma è molto importante.
Prenditi il tempo per insegnare ai tuoi figli come gestire il loro tempo (questo non viene insegnato a scuola, guidali se hanno dei problemi ma non risolvere i loro problemi e falli vivere o cadere da soli.
Per aiutarti a diventare un genitore coach puoi farti alcune domande:
-Mio figlio è in grado di farlo… perché non lo lascio fare?
-Di chi è il problema, suo o mio?
-Chi dovrebbe essere responsabile per la cosa, lui o io?
E poi la domanda più importante:
Qual è lo scopo per mio figlio? Cosa voglio che lui/lei diventi da grande? Un uomo/una donna di successo (personale) o un uomo/una donna che non riesce a difendersi, non riesce a prendersi cura di se stesso/a?
Se ti rendi contro che fai troppo, allora ricordati che non sei un genitore sbagliato ma che dovresti cambiare il tuo ruolo da “faccio tutto” a “sono un coach” …Coaching vuol dire guidare… non fare per loro 😉
Attenzione: se non farai questo cambiamento e continuerai a fare troppo per tuo figlio o tua figlia …il risultato a lungo termine sarà il seguente:
Lui/Lei non impara a fare le cose da solo/a e impara a manipolare altre persone in modo sbagliato.
Non impara ad affrontare le altre persone se si trova in difficoltà. Cosa succede se lui/lei deve affrontare delle situazioni con le persone quando tu non ci sei?
Alla lunga si convincerà che non è capace e ci sarà un automatico abbassamento della sua autostima.
Tu non avrai più tempo per te stesso/a e diventerai più stressata/o, finendo per portare più tensione in casa.
Tuo figlio o tua figli non sapranno prendersi cura di se stessi.
Non riusciranno ad avere una relazione sana con il sesso maschile/femminile.
Chiaramente questo non vuol dire che ora, dopo aver letto questo articolo, devi lasciare andare tuo figlio e che lui da oggi a domani deve fare tutto da solo/a …
Tutto si fa a piccoli passi, ricorda solo di domandarti costantemente: qual è lo scopo per mio figlio? Cosa voglio che lui/lei impari? Gli sto insegnando a confrontarsi con il mondo esterno?
Se vuoi migliorare la tua relazione con tuo figlio o tua figlia, contattaci all’email info@youniteonline.com e sapremo guidarti nella scelta del giusto percorso per te!