Il 98% dei ragazzi che incontriamo vogliono essere “più sicuri di sè stessi” e non ci limitiamo a parlare degli adolescenti che hanno problemi.
Incollare l’etichetta sugli adolescenti “ bassa o alta autostima ” non è una cosa da niente. “Avere una bassa autostima” è una convinzione che lentamente viene accettata dal nostro cervello ma il significato di ciò può essere diverso da un adolescente all’altro perché il carattere ha una grossa influenza.
Una credenza negativa creata dalle influenze esterne può diventare così grande che un adolescente arriva a credere che lui / lei “è così e così deve essere”.
Chiaramente e spesso anche inconsciamente, sono i genitori che installano queste credenze ai figli insieme alla televisione che propone le migliori pubblicità , riviste di moda che danno un’immagine distorta e in più c’è l’influenza del gruppo dei pari, gli amici: quei pantaloni non vanno bene, I Vans sono piu cool ecc ecc
Lentamente tutto ciò va a creare un’ immagine di sé sbagliata , che non permettete loro di essere sè stessi, o non sanno come esserlo.
E qui stiamo parlando solo dell’ aspetto, senza parlare della pressione scolastica, voti ecc.
Come riconoscere i primi segni di una bassa autostima ? Tuo figlio:
- cammina con la testa bassa;
- non guarda dritto negli occhi;
- parla negativamente di sè stesso e gli altri, con molti pettegolezzi;
- è troppo drammatico sulle cose;
- parla ad alta voce di annegarsi;
- cerca di convincere gli altri su qualcosa che lui/lei non è;
- si chiude in sè stesso e si estranea dal resto del mondo;
- si scusa più spesso del necessario;
- cerca estrema attenzione in modi esagerati.
Cosa può fare un genitore:
1) Per primo cosa : come vedi te stesso, “ho una buona autostima”? Qual é il modo in cui parlo a me stesso e come trasferisco la comunicazione riguardo tutto ciò a mio figlio / figlia?
2) Nell’adolescenza è particolarmente importante incoraggiare i vostri figli nel modo giusto, perché loro da un lato non vogliono avere nulla a che fare con voi , dall’altro vogliono il vostro sostegno. Prova a guardare il problema dal loro punto di vista; Di cosa parlano, perché pensano che non sono abbastanza e di chi si fidano e/o seguono? Proviamo ad entrare nel loro modo di pensare.
3) Osserva cosa fa vostro figlio e adatta le tue aspettative alle sue capacità. Ogni ragazzo è unico ed ognuno ha il proprio talento, ma anche proprio modo di svilupparlo. In più;) se hai due figli, non paragonare mai uno all’altro. Quali sono gli interessi, fai una lista di ciò che è importante per lui e incoraggialo in queste attività.
4) Non concentrarsi solo su quello che non ha fatto bene. Gli adolescenti hanno una vita molto “pesante” ai loro occhi, vedono cose a modo loro e hanno bisogno di scoprire le cose da soli. Un complimento una volta ogni tanto non è sbagliato.
5) Qual è la fase di vita che sta affrontando tuo figlio? Sta frequentando le medie, inizia le superiori, è nel pieno della pubertà quindi iniziano a crescere i peli, i brufoli ( Metti l’ attenzione su chi è e cosa fa, non sul suo aspetto)
6) Cerca di identificare i fattori di rischio (depressione, apatia, droghe, amici & ambienti che segue in modo di capire cosa sta facendo e come puoi essere una guida migliore e un punto di sicurezza e di riferimento per lui)
6) Incoraggiate i vostri ragazzi a scegliere per sè stessi ciò che è la loro scelta , anche se sai già che non sarà magari la scelta giusta.
8) Insegna come prendersi la propria responsabilità. Se lo fa male o non è andato come voleva, abbi la pazienza di dare un feedback costruttivo. Ha bisogno di cadere, per imparare e, soprattutto, di trovare le proprie soluzioni. Lo si può aiutare chiedendo come si vede, come potrebbero farlo in modo diverso ecc ma soprattutto devi dargli sentire che può contare su di te in caso di bisogno e che si può sentire al sicuro a casa
9) Incoraggiateli a stare con gli amici, ricorda i nomi dei migliori amici, mostra interesse e invitali a casa.
10) Regala un libro “dei complimenti” dove potranno scrivere ogni sera tre cose positive su loro stessi o sulla giornata trascorsa. Anche tre cose negative E poi: “. Che cosa ho imparato dai punti negativi e come posso trasformare la negatività in qualcosa di positivo.