Tuo figlio fuma la sigaretta elettronica? Ecco quello che devi sapere

Svapo
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L’utilizzo della sigaretta elettronica è ormai sempre più diffuso: è diventata ormai un oggetto alla moda, se ne trovano di tutte le forme, di tutti i gusti e di tutti i colori e le taglie.
Le ragazze la mettono in borsa insieme al cellulare e agli altri oggetti ed è comunissimo vedere adolescenti tenerla in mano e utilizzarla di continuo senza sapersene distaccare neanche un minuto.
E la domanda che tutti si fanno è…
Ma la sigaretta elettronica è davvero migliore della sigaretta classica?
Analizziamo insieme la storia della dipendenza dal fumo e della nascita delle sigarette elettroniche per capire come poter guidare i nostri ragazzi verso la consapevolezza.

La diminuzione della dipendenza da sigarette classiche negli adolescenti

Negli ultimi 20 anni, i governi di diversi Paesi hanno portato avanti delle forti campagne antifumo che hanno dato i loro risultati positivi. In Europa e Stati Uniti le statistiche hanno mostrato infatti un calo significativo del numero di adolescenti che fumano regolarmente, grazie a politiche di prevenzione e divieti più severi sulle vendite di tabacco ai minori.
Ad esempio, negli Stati Uniti, secondo i dati del CDC (Centers for Disease Control and Prevention), la percentuale di adolescenti che dichiarano di aver fumato almeno una sigaretta è passata dal 30% (inizio anni 2000) al 5-7% (ultimi anni).
Dopo la pandemia, questa percentuale è diminuita ulteriormente, complici un ancor più attento controllo e maggiori restrizioni riguardo le aree fumatori che prima erano ovunque e che poi sono state ridotte enormemente.
Il calo delle sigarette classiche però è stato accompagnato da un aumento vertiginoso dell’utilizzo delle sigarette elettroniche.
La sigaretta elettronica nasce nel 2003 ad opera di un inventore cinese, ma inizia a diffondersi in Europa solo nel 2007/2008. Vi ricordate la nascita di centinaia di punti vendita di sigarette elettroniche con liquido ricaricabile?
La sigaretta elettronica viene in quel momento storico pubblicizzata e venduta al mondo come l’alternativa sana al fumo. Le persone iniziano a sperare di poter cambiare dalla sigaretta classica a quella elettronica, al fine di migliorare il proprio stato di salute.
Nel 2015, anche i grandi colossi come Philip Morris iniziano a investire nel mercato, intercettando i trend futuri nei target giovani e introducendo quella che ora è la famosissima Iqos: una “finta” sigaretta dal design innovativo. Da questo momento in poi, la sigaretta elettronica diventa anche un oggetto che fa trend: averla è come possedere un nuovo telefono alla moda.

Come funziona la sigaretta elettronica e cosa c’è al suo interno?

La sigaretta elettronica, presentata come rimedio miracoloso al dannoso vizio del fumo, è composta da una batteria, un atomizzatore che riscalda il liquido, un piccolo serbatoio che contiene il liquido e un bocchino finale da cui viene respirato il liquido vaporizzato.

Ma cosa c’è all’interno di questo liquido?

  • Nicotina: una sostanza psicoattiva presente nel tabacco. È opzionale, ma molte persone utilizzano liquidi con nicotina per cercare di ridurre gradualmente la dipendenza dal tabacco.
  • Glicole propilenico e glicerina vegetale: questi composti servono da base per il liquido. Sono responsabili della produzione del vapore e sono generalmente considerati sicuri per l’uso negli alimenti, ma i loro effetti a lungo termine nei polmoni non sono ancora completamente noti.
  • Aromi: sono aggiunti per creare un sapore piacevole e variano ampiamente, da frutta a dessert, tabacco e altre essenze.

Le Iqos invece sono formate da una capsula contenente tabacco tritato (la heet) che viene riscaldata dalla sigaretta elettronica fino ad una temperatura di 300°/350°. Il riscaldamento permette di sprigionare un aerosol che è poi quello che viene inalato dai ragazzi.
Il successo della sigaretta elettronica è stato principalmente dovuto al fatto di non generare la combustione, che avviene a 900°, e di essere quindi, solo per questo motivo, ritenuta più sana.

Siamo sicuri che la combustione sia l’unico fattore che generi danno alla salute?

Il diffondersi delle sigarette elettroniche con liquido o con heets è stato dovuto soprattutto alla credenza che, del fumare, fosse solo la combustione l’unica cosa negativa.
Purtroppo non è così.
Ricordate che, se conosciamo quali siano i rischi a lungo termine della sigaretta classica, quelli della sigaretta elettronica sono ancora sconosciuti. Solo tra qualche decennio si capiranno le vere conseguenze: nel frattempo, noi e i nostri figli siamo le cavie per le generazioni future.
Così come nei tempi antichi il dottore prescriveva le sigarette classiche come calmante naturale perché non ne conosceva gli effetti dannosi, allo stesso modo oggi, spesso, si tende a vendere la sigaretta elettronica come soluzione al fumo… ma così proprio non è.

La sigaretta elettronica: un vizio smodato e compulsivo del fumo

Oltre agli ipotetici danni sulla salute fisica che a breve analizzeremo, la sigaretta elettronica ha portato anche danni sulla salute mentale: il senso di dipendenza è aumentato spropositatamente.
La sigaretta elettronica si tiene in una mano, non puzza (o almeno alcune), ha un gusto super piacevole, si può fumare ovunque: è praticamente irrinunciabile. I ragazzi possono e vogliono fumarla di continuo perché non si accorgono di quanta nicotina ingeriscono. Si concentrano sul piacevole gusto e sulla comodità di poter fumare ogni volta che lo desiderano. La loro mente pensa di stare facendo qualcosa di “meno grave” della sigaretta classica, e quindi tende a giustificare e incentivare questo utilizzo.
Anche a livello economico ora sembra convenire avere una sigaretta elettronica: se le prime Iqos costavano tanto, con l’ingresso nel mercato di tantissimi produttori il prezzo medio del prodotto si è abbassato, dando la possibilità a tutti i ragazzi di poter possedere questo aggeggio.

Quali sono i danni fisici potenziali della sigaretta elettronica

La lista dei potenziali danni fisici, soprattutto sugli adolescenti, è abbastanza lunga. Vediamola insieme:

  • Dipendenza da nicotina: la nicotina è una sostanza altamente “addictive”, quindi l’uso delle sigarette elettroniche può portare a dipendenza, soprattutto nei giovani.
  • Danni polmonari: sebbene non ci siano combustioni di tabacco, alcuni studi suggeriscono che l’inalazione di vapore contenente sostanze chimiche (come formaldeide, acroleina e altre) può danneggiare i polmoni e aumentare il rischio di malattie respiratorie.
  • Rischi cardiovascolari: l’uso della nicotina può aumentare il rischio di malattie cardiovascolari, poiché la nicotina provoca un aumento della frequenza cardiaca e della pressione sanguigna.
  • Effetti a lungo termine: poiché le sigarette elettroniche sono relativamente nuove, non esistono ancora dati definitivi sugli effetti a lungo termine. Tuttavia, alcuni esperti suggeriscono che potrebbero esserci rischi simili a quelli del fumo tradizionale.
  • Danni alla bocca e alle gengive: alcuni studi indicano che l’uso di sigarette elettroniche potrebbe causare irritazioni alle vie respiratorie superiori e aumentare il rischio di malattie gengivali.

In più, la fondazione Veronesi ha sottolineato il fatto che le persone che utilizzano un mix di e-cig e sigarette classiche hanno 10 volte di più la possibilità di sviluppare cancro ai polmoni.

I rischi sul cervello degli adolescenti ancora in fase di sviluppo

Lo diciamo spesso: il cervello degli adolescenti è in fase di sviluppo ed è necessario che i ragazzi sappiano quali siano gli effetti su di loro della nicotina:

  • Alterazione del sistema di ricompensa: la nicotina altera il sistema di ricompensa nel cervello, che è fondamentale per l’apprendimento, la motivazione, e la gestione delle emozioni. Questo può compromettere la capacità di regolare comportamenti e risposte emotive, aumentando il rischio di problemi psicologici come ansia e depressione.
  • Sviluppo cerebrale compromesso: il cervello degli adolescenti è in fase di maturazione fino ai 25 anni circa, e l’esposizione alla nicotina durante questo periodo può interferire con il normale sviluppo del cervello, in particolare nelle aree coinvolte nel controllo degli impulsi, l’apprendimento, la memoria e la gestione delle emozioni.
  • Aumento del rischio di dipendenze future: l’esposizione alla nicotina durante l’adolescenza aumenta la probabilità che l’adolescente sviluppi dipendenze future da altre sostanze, come alcol o droghe.

A quante sigarette classiche corrisponde ogni sigaretta elettronica?

Le e-cig vengono spesso vendute in base al numero di puff (ossia di tiri) o di milligrammi di nicotina.
10 tiri di Puff corrispondono a circa 1 sigaretta classica: vi rendete conto di quante sigarette classiche i ragazzi fumino in 30 minuti? L’assunzione della nicotina, con la sigaretta elettronica, è totalmente fuori controllo!
Le più gettonate sono le sigarette che contengono 4 mg di nicotina e 10 ml di liquido: non tutti sanno che finire una sigaretta del genere significa aver fumato ben 50 sigarette, e questi sono dati spaventosi… 200 tiri sono 20 sigarette, 2 ml di liquido con 4 mg di nicotina è un intero pacchetto di sigarette.
La cosa interessante è che, a diffondere questi dati, sono le stesse case produttrici di sigarette che, ancora, promuovono la sigaretta elettronica come un miracoloso rimedio. Il messaggio che cercano di veicolare è il seguente: “Grazie alla e-cig hai evitato di fumare ben 20 sigarette”.
Il messaggio veritiero invece, alla luce delle ricerche fatte, è completamente diverso: “Per colpa dell’e-cig, hai fumato più di quanto avresti fumato con le sigarette classiche. Non te ne sei quasi accorto e hai sviluppato una dipendenza maggiore che arricchirà le casse della mia azienda”.

Le sigarette elettroniche non sono però il solo vero nemico dei ragazzi

Genitori, lasciate che mi spieghi meglio in questa fase conclusiva dell’articolo. Fino ad ora abbiamo discusso della differenza tra sigarette classiche e sigarette elettroniche, cercando di capirne le differenze.
Ma non ci siamo soffermati sul capire cosa hanno in comune sia le sigarette classiche sia quelle elettroniche, e cioè, il problema della dipendenza.
Perché un adolescente ha così tanto bisogno di fumare? Perché ha un vizio così forte che lo porta a non lasciare mai un aggeggio tra le mani e ad aspirare di continuo?
Sì, è vero, la nicotina genera dipendenza, ma la vera dipendenza non nasce da questa sostanza. Il primo vero passo verso il vizio si fa perché ci sono dei fattori socio-culturali che non stanno aiutando i nostri figli a costruirsi un mondo sano.
Se mi seguite e se mi leggete da tempo, vi sarete ormai “stancati” (spero di no!), di sentirmi dire che la prima battaglia si combatte in casa, ma è la verità… perché il fumo è un diversivo che si utilizza per donarsi piacere istantaneo.
Questa frase ci suggerisce alcune domande fondamentali:

  • Perché a mio figlio serve un diversivo?
  • Perché a mio figlio serve un piacere istantaneo?
  • Perché a me genitore serve un diversivo?

In qualità di genitori, proviamo a darci delle risposte e poi a compiere delle azioni per porre rimedio. In casa e fuori casa bisognerebbe creare una vita da cui non serve scappare, in cui si coltivi l’amore, la libertà di espressione, la spontaneità e soprattutto la consapevolezza di come funzioni la propria mente e il proprio corpo. Se questi valori vengono preservati in casa, infatti, sarà più facile che i nostri figli li cerchino anche fuori dalle mura domestiche.
I fattori che portano i figli a fumare sono diversi:

  • Cattivo esempio in casa: il problema viene sminuito e i genitori preferiscono trovare scuse invece di ammettere le proprie debolezze
  • Cattivo esempio nella società, sia reale che virtuale: su TikTok spopolano video di adolescenti con in mano la e-cig!
  • Problemi di ansia e stress che spesso, anche nei film, vengono combattuti accendendosi una sigaretta o bevendo un calice di vino.
  • Problemi familiari o scolastici
  • Cattive compagnie

A proposito di questo ultimo punto, lo sport gioca un ruolo importantissimo nel formare ragazzi e ragazze al fine di allontanare il vizio e sostituire il piacere del fumo con quello di giocare e praticare il proprio sport insieme a persone con cui condividono una vera e sana passione.
I Camp e Weekend Younite  sono costruiti in modo tale da far lavorare i ragazzi su quello che noi chiamiamo il Triangolo d’Oro: Mente, Corpo e Cuore. Questo perché è solo conoscendosi in profondità si riesce ad accettarsi, e poi a cambiare in meglio: invito anche voi genitori a casa ad adottare questo stile educativo!
Insomma: non basta proibire di fumare ai vostri figli affinché non la facciano più, ma bisogna iniziare un processo che li renda consapevoli. È importante capire le loro motivazioni aiutandoli ad esprimerle, e insegnare loro che si può essere padroni di se stessi… e non vittime.
Il primo passo, cari genitori, tocca sempre a noi. Conoscere noi stessi, capire le nostre debolezze, ammetterle e combattere per migliorarsi: sono queste le azioni che fungeranno da esempio potentissimo ai nostri ragazzi.
Se i tuoi figli fumano la sigaretta elettronica, e hai bisogno di consigli su come guidarli e su come canalizzare questa loro sete di piacere in attività costruttive, non esitare a contattare uno dei nostri coach. Ti supporteremo in questo processo educativo delicato, facendo luce su quali siano gli aspetti su cui far leva per condurre i tuoi ragazzi verso uno stile di vita migliore.

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Nan Coosemans

Fondatrice di Younite®, Family e Youth Coach, Autrice del libro “Quello che i ragazzi non dicono” ed. Sperling & Kupfer e mamma di 3 figli. Lavoro da oltre 20 anni nel mondo dello sviluppo personale. Ho fondato Younite® nel 2010 e Genitori in Azione nel 2016, la prima scuola online per genitori con adolescenti. Ho studiato vari anni in America, Olanda e Inghilterra integrando il lavoro sviluppato con con NLP, TLT, VT® e Family Therapist. Insieme alla squadra di Younite® ho lavorato con migliaia di ragazzi e famiglie in Olanda & Italia. Sono co-fondatrice dell'Accademia YADA, la prima scuola di formazione per diventare Family o Youth Coach in Italia

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